VIA SCHIASSI, MEZZOLARA (BO)
Il complesso edilizio denominato “Corte di Mezzolara”, passa alla Parrocchia di S. Michele Arcangelo per successione testamentaria nel 1994, da qui la vendita alla srl Edilreno in occasione della quale il Soprintendente Regionale autorizza l’alienazione ritenendo l’immobile di particolare interesse ai sensi del D.L. 490/1999. Pertanto l’immobile diviene un significativo esempio di insediamento colonico di antica origine, costituito da un edificio principale adibito ad abitazioni, contraddistinto da due corpi di fabbrica maggiori, posti lateralmente ed uno minore di collegamento, e da un basso edificio di servizio a chiudere la corte colonica di pertinenza.
Mentre l’intero complesso immobiliare è sottoposto a vincolo, dal punto di vista urbanistico, il RUE identifica il lotto a sud della Corte, mappale 89, nell’ambito IUC4 Mezzolara Centro. In tale ambito lo strumento urbanistico consente la costruzione di S.U. derivante dall’applicazione di Uf=0,45 mq/mq con un contributo di solidarietà da concordare con l’Amministrazione.
Analizzando in primo luogo il progetto di restauro della Corte, in merito alla destinazione d’uso ed al numero delle unità immobiliari, non abbiamo variazioni nei due corpi più recenti, mentre nel corpo a ridosso della Via Schiassi le unità crescono da due a tre,. In merito all’edificio in linea, adibito a servizi, conserva le destinazioni esistenti a servizio della residenza tranne per il volume di testa che viene trasformato in residenza.
L’intervento si ripropone di adibire ad abitazione l’intero complesso tutelato conservando il più possibile gli elementi architettonici caratterizzanti, quali muri portanti, altezze di gronda e di colmo e le aperture, modificando solo gli elementi strettamente necessari all’adeguamento igienico-sanitario e sismico.
Note le condizioni di partenza, in definitiva, il progetto si prefigge di ricostruire tutte quelle porzioni crollate, ricostruendo anche quelle incongrue sia formalmente che matericamente, restaurando le porzioni originarie, con la finalità di rendere coerenti le tecniche del restauro e la conservazione degli spazi originari con gli aspetti normativi sostanziali per ottenere l’abitabilità delle unità immobiliari e con le trasformazioni necessarie per adeguare gli spazi esistenti con le esigenze del vivere contemporaneo.
Fondamentale, risulta il dialogo volumetrico tra la “Corte di Mezzolara” e il nuovo volume da costruire sul lotto libero adiacente. Per tale motivo è stato progettato un edificio che morfologicamente riprende la forma allungata sudest-nordovest presente nei due edifici esistenti con uno sviluppo planivolumetrico entro i due piani fuori terra. A seguito delle indicazioni della Soprintendenza l’attuale proposta progettuale presenta una sostanziale riduzione della capacità edificatoria legittimata dallo strumento urbanistico, cioè due corpi distinti, uniti fra loro da un piccolo volume a ponte, che consente una lettura unitaria, soprattutto in copertura, identificando il volume più importante in testata.
In definitiva il progetto si prefigge la massima attenzione al restauro globale del complesso edilizio, nella consapevolezza che gli spazi, seppur tutelati, non sono contraddistinti da peculiarità, ne per gli aspetti decorativi ne per quelli spaziali; è pure evidente che l’intervento di nuova costruzione, deve tenere in debito conto la contiguità al complesso tutelato, anche se risulta palese l’assoggettamento a tutela in seguito all’istanza di alienazione, perché di provenienza di un Ente Ecclesiastico e non per intrinseche peculiarità.
TIPOLOGIA DI INTERVENTO
- Attività svolte
Progettazione architettonica.
- Committente
Edilreno srl
- Dimensione/Programma
8 + 2 Residenze per complessivi mc.1900 + 600.
- Cronologia
2014-in corso