Vicolo del Bosco (BO)

VICOLO DEL BOSCO, BOLOGNA

Il lotto si pone all’inizio del sistema collinare bolognese a ridosso dell’abitato fortemente inurbato di via San Toscana risulta è pressoché pianeggiate, mentre alle sue spalle in direzione Nord-Ovest, si sviluppa il pendio anch’esso edificato.
Il complesso immobiliare esistente, edificato presumibilmente nella seconda metà dell’ottocento, ha subito un bombardamento aereo durante la seconda guerra mondiale.
Trattasi di una palazzina in linea originariamente composta da una ulteriore porzione posta a ovest, crollata a seguito di un bombardamento aereo, della quale sono presenti le murature perimetrali del piano terreno, alquanto lesionate, che delimitano dei volumi improvvisati ad un solo piano.
Dal punto di vista storico l’edificio in oggetto faceva parte di una corte colonica composta da due fabbricati, uno dei quali demolito nel 1954 per far posto ad una nuova edificazione, che ha completamente snaturato la corte originaria, sia dal punto di vista morfologico che negli assetti proprietari.
L’intervento che si intende realizzare consiste nella completa demolizione del volume esistente e nella ricostruzione nel rispetto della sagoma planivolumetrica originaria.
La distribuzione prevede tre appartamenti al piano terreno, con affacci esclusivamente su tre lati, mentre al piano primo troviamo sei unità immobiliari delle quali quattro si sviluppano in duplex, accorpando delle porzioni nel sottotetto. Tale definizione degli spazi deriva sia dalla morfologia del terreno che dalla sagoma planivolumetrica dell’edificio, oltre che dalla posizione e natura della strada pubblica.
Al piano terreno oltre agli spazi destinati all’abitazione trovano luogo pure degli ambiti a servizio della residenza, quali la centrale termica, con accesso diretto dall’esterno, e una serie di cantine lungo tutto il lato cieco adiacente allo scannafosso. Per fronteggiare la spinta del terreno, infatti, risulta necessario procedere con la realizzazione di una palificazione alla Berlinese a monte dell’edificio che ci consenta di staccare il terreno dal corpo di fabbrica.
Dal punto di vista formale, vengono mantenute le caratteristiche originarie, oltre alle prerogative volumetriche, quali l’andamento delle coperture e la morfologia del terreno, difatti, ritroviamo la conformazione e il ritmo delle aperture, la riproposizione delle lesene nella facciata principale e il ripetersi dei materiali di finitura già presenti. Pertanto nell’intento di rappresentare la tipologia originaria si riutilizzano nel progetto gli stilemi già presenti conformandoli alle esigenze imposte dalle normative vigenti.
Nel prospetto retrostante, completamente inibito alla vista se non dai due lotti confinanti a monte, ora privo di ripartizioni e di regole compositive, si ripropongono le stesse aperture, ingresso e finestra, per ogni unità immobiliare.
Il prospetto nord, ora quasi privo d’aperture, viene interessato da nuove finestre; per fare spazio a quelle poste al piano terreno viene ridefinito l’andamento del terreno che altrimenti rendeva cieco anche questo lato oltre a quello retrostante. Il prospetto sud, in luogo di quello crollato con l’evento bellico, propone gli stessi elementi riconducendoli entro la sagoma volumetrica originaria.

TIPOLOGIA DI INTERVENTO

  • Attività svolte
    Progettazione architettonica, strutturale ed esecutiva oltre alla direzione lavori.

 

  • Committente
    GEMMA SRL

 

  • Dimensione/Programma
    9 appartamenti per un totale di circa mc. 3300

 

  • Cronologia
    2018-in corso

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